E la gravina si apre all’università
Studenti dell’Università di Urbino studiano la gravina di Palagianello. Vanno man mano attuandosi le attività connesse con il progetto «LifeNature» che ha come obiettivi lo studio, la tutela ambientale e la valorizzazione della gravina. E’ già stato organizzato un incontro, nella sala consiliare, sul tema:
«Il pascolo- zootecnia e conservazione» di cui sono stati relatori i professori Riccardo Santolini dell’Università degli Studi di Urbino, Gianluca Andreassi, coordinatore del progetto, e Antonio Bernardoni responsabile di «Terre del Mediterraneo».
Santolini, docente di Ecologia, rimarrà a Palagianello fino a domani. Guida un gruppo di studenti della stessa Università i quali stanno facendo escursioni nella locale gravina e hanno in programma un’escursione anche alla gravina di Laterza. Insieme con la delegazione marchigiana, che fa attività didattica sul campo, è presente Irene Montanari, responsabile del settore «Conservazione della natura» dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale dell’Emilia Romagna. Il sindaco Francesco Petrera ha precisato che queste attività «costituiscono solo l’inizio di un programma inteso a promuovere l’interesse scientifico, naturalistico e turistico dei beni ambientali presenti nel comune di Palagianello e nel vasto comprensorio delle gravine».
«Sono in corso trattative – ha dichiarato il sindaco – per istituire presso il «Laboratorio della Biodiversità», attivato con i fondi europei, un master di alto livello di concerto con l’Università di Urbino e con altri istituti universitari italiani ed esteri». Tali iniziative «sono finalizzate – precisa ancora il sindaco – a promuovere una linea di sviluppo economico del nostro comune basata sulla valorizzazione e promozione dei nostri beni culturali e delle nostre risorse naturali, nella direzione dello sviluppo sostenibile». Il sindaco si augura che «intorno a questi temi di grande interesse per l’occupazione dei nostri giovani e delle generazioni future, ci sia senso di responsabilità da parte di tutti i cittadini». Per realizzare il programma «LifeNatura», infatti, è necessario che l’amministrazione comunale acquisisca vaste zone incolte a ridosso della gravina, lungo la strada provinciale per San Basilio e in zona «Serra Pizzuta».