La Gazzetta del Mezzogiorno del 17 giugno 2004

Il neo eletto Sindaco va sempre a piede “Così posso incontrare la mia gente”
PALAGIANELLOFrance­sco Petrera, il nuovo sindaco di Palagianello, ha pubblica­mente ringraziato tutti per averlo eletto alla carica di primo cittadino, da un palco della centrale Via Roma. Ha rivolto un pensiero anche a quelli che non lo hanno vota­to. Petrera è un giovane ri­servato, schivo di mostrarsi in pubblico, dedito com’è al lavoro e alla famiglia e per questo alcuni pensano che sarà difficile avvicinarlo. Lui, invece, proprio per sfa­tare questo timore, ha asse­rito che andrà al municipio a piedi, e chiunque potrà avvi­cinarlo e parlargli anche per strada. Poi lo abbiamo avvi­cinato anche noi per una pri­ma intervista “a caldo”.
Lei che è alla prima espe­rienza politica, cosa ha provato alla notizia di es­sere stato eletto sindaco?
«Ho provato tanta gioia ed emozione, diffìcili da descri­vere. Ho atteso, insieme con tanti cittadini, sino alla fine dello spoglio delle schede perché tutti volevamo avere la certezza matematica della vittoria, poi abbiamo festeg­giato sino all’alba con tutta la gente che era con noi».
Lei è un giovane profes­sionista, perché ha deciso di dedicarsi alla politica?
«Credo che tutti devono sentirsi disponibili alla poli­tica quando la si intende co­me arte e scienza del servi­zio. Io l’ho sempre intesa in questo modo ed assieme agli altri voglio dare il mio con­tributo per fare quanto di più e meglio per Palagianello come esperienza professionale che rappresenta un “valore ag­giunto”».
Come ha vissuto il perio­do della campagna eletto­rale e, in particolare, l’ul­tima settimana?
«L’ho vissuta in maniera serena e piacevole, pur es­sendo consapevole che sa­rebbe stata una campagna elettorale difficile».
«Ha mai dubitato di non farcela, specie in conside­razione del fatto che il centro-sinistra, di cui lei fa parte, si era scisso pre­sentando due liste?
«L’apporto della gente e gli attestati di fiducia ci faceva­no sperare bene. Circa la scissione, non l’abbiamo mai considerata tale, in virtù del fatto che anche se le liste erano tré, le opzioni era­no due, e come è stato dimo­strato la gente ha premiato la nostra».

 

Quale sostegno le hanno dato i compagni di “corda­ta”?
«Sicuramente un sostegno valido ed importante. Infatti ciò che ha fatto la differenza è stata proprio la squadra dei candidati, costituita di gente semplice, onesta e la­boriosa, proprio come i veri Palagianellesi».
Intende instaurare, così come ha dichiarato duran­te la campagna elettorale, rapporti di reciproca sti­ma e di democrazia con i rappresentanti della mi­noranza?
«Sono convinto che per ben operare è necessario anche il contributo dell’opposizione quando questa viene fatta in maniera critica e costrutti­va. Tale è il mio auspicio, sa­pendo che dall’altra parte (cioè da parte di questa mag­gioranza) troveranno ammi­nistratori leali e disponibili al dialogo.
Infine, il neo-sindaco Petre­ra ha voluto precisare che è suo intendimento «ringra­ziare tutti i cittadini che, con la loro fiducia, hanno contri­buito al nostro successo. Sappiano tutti che sin da og­gi sono pronto a lavorare per recuperare la fiducia di chi non ci ha votato. Con tutti voglio avere rapporti di sag­gia, leale e cordiale amicizia, convinto che ciò rappresenta l’ingrediente ideale per rea­lizzare più facilmente e me­glio le buone idee».
Buon lavoro, allora, sinda­co Petrera.
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