Il giornale del Comune del 11 luglio 2005

Il consigliere Miola: per servire la gente non servono cariche
Che l’avvicendamento degli assessori nella Giunta Comunale non ha creato lacerazioni e non ha lasciato strascichi lo dimostra Antonio Miola, fino a qualche giorno fa Vicesindaco in senso all’esecutivo Petrera.
Miola difende a spada tratta e non senza entusiasmo l’operato dell’Amministrazione comunale e lo fa parlando dei Piani di Zona sociali, previsti dalla legge 328/2000 e dalla legge regionale di attuazione n° 17/03, che finalmente pongono fine ad una logica di assistenzialismo e avviano il processo di riforma puntando a  qualificare, potenziare ed uniformare i servizi sociali alle varie realtà territoriali. A gestire questi servizi è chiamato un pool di Comuni della zona occidentale quali Ginosa, Castellaneta, Laterza Palagianello, dove Comune Capofila è quello ginosino.
“Con l’approvazione dei regolamenti di attuazione  – attacca  Miola – termina la prima grande fase progettuale dei Piani di Zona.  Riteniamo, senza presunzione, di aver prodotto un ottimo lavoro che consentirà di offrire un servizio migliore e più adeguato alla comunità. Abbiamo combattuto una buona battaglia –direbbe San Paolo- abbiamo ottenuto una buona vittoria, visto che il nostro è l’unico progetto in ambito provinciale a non essere stato osservato dai competenti organi,  ad aver  ottenuto le previste premialità e ricevuto lodi a livello regionale”.
In definitiva avete motivo di essere soddisfatti. “Certamente – replica il consigliere – e lo siamo sia dal punto di vista tecnico che da quello sociale, dal momento che questa esperienza ci ha portati ad intrecciare rapporti umani, oltre che politici, con realtà di ideologie diverse, a testimonianza che quando si persegue un fine comune, cadono gli steccati partitici e rimane la sola finalità che è quella del bene dell’uomo.”
I diritti e i doveri?  “Noi vogliamo che non attecchisca la moderna concezione di ridurre l’essere umano ad utente, ad un numero di codice. Abbiamo lottato, e lotteremo sempre, affinché prevalga la nozione di cittadino, con i propri diritti e i propri doveri, soprattutto di coloro che non sanno di averli, che credono che ogni diritto sia una concessione del potere. Vogliamo dar voce a chi non ne ha. E questo è il valore della consulta sociale, importante momento aggregativo di alto valore sociale cui molti vogliono aderire. E già il logo  (“un mare di arcobaleno con mani che si incontrano”) voluto per la consulta – continua l’ex vicesindaco di Palagianello – dimostra il nostro interesse profondo per l’altro. Non per il disabile, ma per la persona che ha abilità diverse; non per l’anziano, ma per la persona che ha maggiore necessità di attenzione; non per il minore a rischio, ma per il soggetto che chiede un più alto interesse. A questi valori noi ci siamo  sempre ispirati improntando la tutta la nostra attività politica in direzione della tutela e della valorizzazione della persona, dal momento stesso in cui abbiamo avuto coscienza di cosa sia veramente la politica”.
Miola, a ribadire quanto affermato dal Sindaco a proposito delle cariche, aggiunge che “non c’è bisogno di essere Sindaci, Assessori, Consiglieri, Capogruppo consiliare o altro per lottare  fino in fondo per l’affermazione in ogni luogo della dignità e dei diritti della persona.  Facciamo politica da sempre, siamo convinti che questa sia la nostra strada, a volte difficile, ardua, non sempre comprensibile. Una strada che deve ricondurre  a questo momento politico che il nostro paese vive e che è sintetizzato nel progetto di questa amministrazione, nel quale crediamo fortemente invitando tutti coloro che l’hanno sottoscritto , non solo amministratori, a tenerlo sempre presente quando operano”.
Il consigliere Miola conclude con un appello ed un auspicio. “Il progetto è la sintesi di un lavoro di ricerca portato avanti con l’apporto di elementi di settori diversi, quali la scuola, l’imprenditoria, il commercio e l’ufficio di assistenza sociale. Un lavoro ricco di spunti di riflessione e di obiettivi condivisi.  Vogliamo condividere un sogno: che in questa comunità si registri l’assenso, al di là delle proprie posizioni politiche,  verso la condivisione e la realizzazione di valori unici e condivisi, assaporando la libertà e l’onestà intellettuale di affermare il valore dell’altro, anche se di partiti e coalizioni diverse.”
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